Iper-dimensionalità compressa del Tempo

 Nuove relazioni di viaggio nel Verso__ periodo Tempor(e)ale tra il 2001-2005__”Iper-dimensionalità compressa del Tempo” di Pamela Ferri _ ( primo tentativo di analisi dell’iper-dimensionalita TempoR(e)ale) 


1) L’ IPER-DIMENSIONALITA’ COMPRESSA: il collasso delle dimensioni

La nostra superficie mentale è sferica, ha la proprietà di essere finita ma senza avere confini. Un osservatore potrebbe guardare tutto lo spazio che lo circonda senza incontrare mai nessun bordo che limiti la sua percorrenza mentale. (imm.1)

Ma la nostra visione fisica dello spazio è piatta, raggiunge una volumetria quando ricurva su se stessa e l’anti-dimensionalità quando comprime in un unica superficie la stessa ricurvatura spaziale. (imm.2)

Detto questo, si deve porre attenzione su due elementi base; uno tende ad appartenere alla percorrenza mentale e l’altro alla percorrenza fisica: il Tempo e lo Spazio. Stando alla parole pronunciate da Hermann Minkowski in una conferenza del 1908:

“D’ora in poi lo spazio in quanto tale e il tempo in quanto tale sono destinate a svanire come pure e semplici ombre, e solo una specie di unione dei due continuerà ad avere una realtà indipendente (…) Ciò che è vero per lo spazio è vero anche per il tempo” (H. Minkowski, 1908)

Si può parlare di un’unica visione TempoR(e)ale data dalla curvatura di tutto lo spazio infinito della percorrenza mentale e il tendere alla compressione in un unica superficie finita tramite la percorrenza fisica, che non è soltanto quella dell’essere umano, ma anche della Luce, di una meteora, di un atomo, di una particella o meglio di tutti, dello stesso elemento Tempo. Possiamo ipotizzare che si è in un certo senso, in una situazione quadrimensionalmente compressa. E’ inevitabile immaginare che le conseguenze spaziali sono al di là della terza e della quarta dimensione; il termine più appropriato è: iper-dimensionalità . Quest’ultima è raggiunta grazie alla velocità di compressione dello spazio ricurvo percorso.  Più la velocità diventa imprendibile e più si crea un immagine di energia priva di direzioni ma piena di vibrazioni e tensioni spaziali. (imm.3)

Detto questo è importante sottolineare che il Tempo sostiene lo Spazio. Il Tempo è la velocità di compressione e lo spazio è il supporto al nuovo “Corpo di Energia”. che si viene a formare man mano e si organizza, tramite le vibrazioni e le tensioni spaziali della velocità di compressione del Tempo. Si intuisce che il misuratore dell’iper-dimensionalità compressa è il Tempo. E’ lui l’elemento che permette il passaggio senza bordi, dalla spazialità infinita dell’anti-immagine, a quella finita dell’immagine. Tutta questa realtà è contenuta in un’unica superficie spaziale.  


2) LA REALTA’ DELLA COMPRESSIONE ( costruzione reale dell’immagine)

Il fenomeno di realtà si manifesta soltanto quando qualcuno la osserva. Questa Realtà è sempre doppia: una limitata e l’altra illimitata. E’ la doppia faccia della nostra mente. L’immagine, nella prima versione di realtà (quella limitata) è focalizzata su di una superficie estesa dalle coordinate spaziali x,y,z. Quello che vediamo è limitato per il semplice motivo che la nostra mente riesce ad immaginare all’Infinito ma ad individuare materialmente una cosa alla volta. Siamo forzati a campionare la realtà perchè non possiamo trattarla tutta insieme (collasso dell’immagine). La rivoluzione costruttiva della realtà di un immagine è la compressione. 

Questa riesce, comprimendo tutte le direzioni in un unica superficie, a far si che l’immagine inglobi tutte le quantità dimensionali illimitate che la mente arriva a pensare ma non può vedere. Comprimendo tutto, significa comprimere tutte le forze, sia di estensione che di rotazione (sia fisica che mentale). Questo porta all’anti-collasso dell’immagine. Il risultato è un corpo di energia iper-dimensionale compresso in un unica superficie. Più le forze si compattano, più l’iper-immagine momentanea,  priva di bordo, diventa nitida e reale.


3) COLLANTE E COMPRESSIONE SENZA BORDO

Il corpo di energia oltre ad essere iper-dimensionale è anche iper-simmetrico ma, come tutte le situazioni che fin ora si sono elencate, esiste anche qui l’altra faccia della stessa medaglia. Le forze dimensionali estese e arrotolate, se pur disordinate, una volta compresse devono rimanere unite e non disperdersi. Il collante di tutte queste forze compattificate prende il nome di supersimmetria (o specularità asimmetrica). Il collante supersimmetrico non influisce sulla forma dell’iper-immagine ma rende uguali (proprio per la legge di simmetria) tutte le forze che sono compresse nella superficie risultante, uguagliando le forze estese con le forze arrotolate, facendo in modo da ottenere un’unica vibrazione e tensione spaziale. Detto questo è da sottolineare che l’elemento fondamentale che rende l’immagine iper-dimensionale e iper-simmetrica è il Tempo. In sintesi: Il Tempo è la velocità d’azione che comprime in un unico spazio sia le forze arrotolate e infinite, sia le forze estese e finite, dopo di che il collante supersimmetrico fa la sua parte. (imm. 5)  

A questo punto non è complicato comprendere ciò che si è già detto nel paragrafo 1):    (…) Il Tempo sostiene lo spazio e, se il tempo è la velocità di compressione iper-dimensionale, lo spazio è il supporto al nuovo corpo di energia. Il Tempo è l’elemento che permette il passaggio senza bordi dalla spazialità infinita a quella finita di una figura. Tutta questa realtà è contenuta in un unica superficie spaziale (…) 


4) LA TERZA SUPERFICIE ( o figura iper-dimensionale)

La compressione è in bilico tra autodistruzione e autocostruzione di una figura risultante. La velocità con cui si schiacciano le due realtà di spazio (ricurva ed estesa, finita e infinita) tende ad un autodistruzione dell’immagine che si sta formando. Ma questa autodistruzione non accade, perché il tempo non è soltanto la velocità di compressione, ma è anche il misuratore della sua stessa azione: Il Tempo controlla il Tempo e sostiene lo Spazio. Più una superficie viene compressa e meno esiste la distanza delle forze che la compongono. Diminuendo all’estremo le distanze, finito e infinito si uniscono senza fondersi, dando vita ad un unica immagine di Energia.  L’Azione della velocità del Tempo diventa speculare. Le due distanze vengono compresse dall’esterno verso un solo interno e nessuna sovrasta l’altra; la velocità di compressione del finito si schiaccia verso l’infinito e viceversa.  (imm.7)

Entrambe arrivano a configurarsi in un’unica superficie di spazio: Autocostruzione dell’immagine. Qui, tutti i movimenti, vibrazioni e tensioni sono visibili in un unica visione apparentemente bidimensionale: Terza Superficie iper-dimensionale. La Terza superficie è la visione fortemente reale di tutto il movimento finito-infinito che un corpo può avere e nello stesso istante materializzare. E’ una “figura” che annulla le nostre quotidiane coordinate Tempospaziali dell’alto-basso-destra-sinistra, rendendole compatte e armoniosamente in espansione.


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